BLUE CUT contro gli effetti negativi della “luce blu”
Come riportato dalla Fondazione Veronesi nel numero 20 de “I quaderni della salute di Fondazione Veronesi” alla pagina 20:
“Si definisce “luce blu” la radiazione luminosa compresa tra i 380 e i 500 nanometri : a queste lunghezze d’onda e in determinate condizioni di esposizione, l’occhio può essere soggetto a danni retinici di natura termica o fotochimica.”
L’ampia gamma di dispositivi elettronici oggi in uso come smartphone, televisioni e computer ha aumentato drasticamente la nostra esposizione alla “luce blu”. Un’altra fonte di “luce blu” sono le lampade a LED che vanno via via diffondendosi.
Il grafico sottostante mostra i valori di una luce a LED evidenziando un picco alto nella “luce blu” come illustrato in uno studio dell'Universita La Sapienza pubblicato sul sito di ENEA.
“Si definisce “luce blu” la radiazione luminosa compresa tra i 380 e i 500 nanometri : a queste lunghezze d’onda e in determinate condizioni di esposizione, l’occhio può essere soggetto a danni retinici di natura termica o fotochimica.”
L’ampia gamma di dispositivi elettronici oggi in uso come smartphone, televisioni e computer ha aumentato drasticamente la nostra esposizione alla “luce blu”. Un’altra fonte di “luce blu” sono le lampade a LED che vanno via via diffondendosi.
Il grafico sottostante mostra i valori di una luce a LED evidenziando un picco alto nella “luce blu” come illustrato in uno studio dell'Universita La Sapienza pubblicato sul sito di ENEA.